Meloni, Berlusconi e Salvini discutono la regola per scegliere il candidato premier e la ripartizione dei collegi
Sarà il primo vertice post-Draghi del centrodestra tra Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini in vista delle elezioni politiche 2022. Ma anche quello del chiarimento, al limite tra lo sfogatoio e la resa dei conti, visto che i principali nodi, la premiership e la ripartizione dei collegi uninominali, risultano irrisolti. Oggi pomeriggio, alle 17, i leader di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega si vedranno con i centristi: sono attesi Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, Maurizio Lupi, presidente di Noi con l’Italia, e Luigi Brugnaro, fondatore di ‘Coraggio Italia’. Ma non ci sarà Giovanni Toti, fondatore di ‘Italia al centro’.
Il summit, infatti, è stato convocato a Montecitorio, al gruppo della Lega Nord, e più precisamente, salvo cambiamenti di programma dell’ultima ora, nella capiente (quanto basta) Sala Salvadori, dove di solito si vede lo stato maggiore del Carroccio. Una location dove spicca, alle spalle del lungo tavolo delle riunioni, un imponente quadro raffigurante la ‘Battaglia di Lepanto’, dal forte valore simbolico, almeno nell’iconografia leghista, quella delle origini, costruita sul ‘pratone’ di Pontida e lo spadone di Alberto da Giussano.
La tela, che occupa quasi tutta la parete, raccontano, fu fortemente voluto da Umberto Bossi, fondatore della Lega, dura e pura, che già dai suoi esordi spiccava per i vari rimandi figurativi provenienti dalla mitologia celtica e pre-romana, a cominciare dal culto di Eridano con tanto di pellegrinaggio alle sue sorgenti e ampolla versate alla sua foce. Un movimento fatto soprattutto di militanti, che amavano le messe in latino e non mancavano di rievocare le eroiche gesta della battaglia di Lepanto, la madre di tutte le vittorie anti-islamiche.
Accontentata Fdi sulla location, ora bisognerà capire se Salvini, Meloni, Berlusconi e Antonio Tajani riusciranno a trovare la quadra, per usare un’altra espressione cara al ‘Senatur’, fondatore del partito di via Bellerio ora guidato dal ‘Capitano’.